Zona forata e bordi
Inizio e fine zona forata
La zona forata si misura tra le circonferenze ovvero i lati esterni dei fori della prima ed ultima fila di fori.
Per motivi tecnici di costruzione degli stampi, la distanza tra i punzoni è generalmente doppia o tripla rispetto al passo di perforazione.
Pertanto solo dopo il secondo, e talvolta dopo il terzo colpo, si ottiene il completamento del disegno di perforazione. Così anche la fine della zona forata si presenta incompleta.
Questo inizio di perforazione è chiamato "doppio" ovvero "triplo salto iniziale".
Con le moderne presse perforatrici a Controllo Numerico è quasi sempre possibile eliminare tali salti iniziali. E' importante che ciò venga specificato sin dalla richiesta.
Molti stampi oggi lavorano con avanzmaneto doppio per limitare i tempi e costi di produzione. Purtroppo non tutti questi stampi consentono di ottenere inizio e fine perforazione regolari.
Spesso il cliente rinuncia a tale esigenza estetica per contenere i costi della lamiera forata.
Il sistema del doppio o triplo salto iniziale vale non solo per i fori tondi ma anche per tutti gli altri tipi di perforazione.
Bordi, zone piene e relativa misurazione
Uno dei grandi pregi della lamiera forata è poter avere dei bordi e delle zone piene.
Nella norma, i due lati lunghi delle lamiere forate fino a 3 mm di spessore presentano piccoli bordi non forati, mentre gli altri due lati ne sono sprovvisti.
A partire da 4 mm di spessore lo standard prevede invece bordi pieni perimetrali.
I bordi pieni possono essere eliminati mediante il taglio a cesoia.
E' inoltre possibile rispettare delle zone piene anche in posizioni diverse, e specialmente con le presse a passata multipla, esiste la massima libertà di scelta della forma e della posizione di zone senza perforazione.
La misurazione dei bordi va effettuata non dal centro del foro ma dal suo bordo al lato esterno della lamiera.
Oggi anche molte presse a passata unica dispongono di controlli numerici per alternare liberamente zone piene e zone forate.
Una caratteristica determinante delle presse a passata multipla è quella di poter eseguire zone di perforazione irregolari o interrotte da zone piene.
Con i controlli numerici molte di queste presse sono in grado di programmare e controllare ogni singolo punzone.
Le lamiere forate possono essere fornite con fori di fissaggio di tutti i tipi: tondi, oblunghi o altro.
Possono essere scantonati gli angoli o eseguiti intagli di qualunque forma.
Bave di tranciatura e di taglio
Come ogni altro sistema di tranciatura, così anche la perforazione causa bave di tranciatura sul lato d'uscita del punzone.
La quantità di bava dipende da vari fattori:
- il tipo di materiale;
- l'affilatura dello stampo;
- il gioco tra punzone e matrice;
- etc.
Da tener presente che su tutto il perimetro della lamiera esistono le bave di taglio dovute alla rifilatura o cesoiatura.
Queste bave sono spesso rivolte in senso opposto tra di loro e a quella di perforazione.
Rapporto tra foro, nervo e spessore della lamiera
Più il rapporto tra il diametro del foro e lo spessore della lamiera si avvicina al valore 1, e più aumenta lo stress cui vengono sottoposti la lamiera e lo stampo con conseguente aumento dei costi di perforazione.
Per le lamiere più dure (es. acciai inossidabili) il problema si accentua ed il rapporto indicato non dovrebbe mai scendere sotto al valore 1,5.
Vuoto su pieno
Il rapporto tra il vuoto ed il pieno, facilmente calcolabile con le formule più avanti esposte, è espresso in percentuale della totale superficie forate, cioè non tiene conto di bordi e zone piene.